"Tra i film più attesi di questa stagione c'è la nuova fatica di Alejandro Amenabar, Agorà, kolossal in costume che ricostruisce la vita di un personaggio femminile relativamente poco conosciuto rispetto a regine, principesse e cortigiane molto più amate dal cinema: Ipazia, filosofa e matematica del IV secolo dopo Cristo, massacrata ad Alessandria d'Egitto da un gruppo di integralisti cristiani.
Agorà è già uscito in Spagna, e in svariati Paesi, tra cui Israele e Stati Uniti. Nel nostro Paese, dove i film precedenti del regista, pellicole del calibro di Mare dentro e di The others, sono stati acclamati, e dove la protagonista, la bella e brava Rachel Weisz, premio Oscar per The costant gardener, è comunque nota e stimata, il film non ha ancora trovato un distributore da maggio 2009, quando era stato visto e acclamato a Cannes.
Qualcuno potrebbe dire che forse i film storici non fanno molta cassetta da noi ma dietro al boicottaggio di Agorà è più facile vedere una sorta di timore a non offendere le gerarchie vaticane (Il vescovo Cirillo,ovvero colui che ordinò di farla letteralmente a pezzi, è stato fatto santo...) e forse anche, secondo voci che girano su Internet, pressioni contro il film."
Pare che in questi giorni qualcosa si stia sbloccando,grazie anche al gruppo di facebook che ne chiede la distribuzione anche in Italia. Contro ogni censura... speriamo bene.