...eh no, stavolta non si parla di fondoschiena...ma di furgoni:
Arrivano i cinesi con parolaccia un camioncino nuovo a 2200 euro
Grazie ai 4000 euro di ecoincentivi statali, ai 2500 euro di rottamazione e altri 2000 euro di incentivi della regione Lombardia il prezzo di listino superiore ai 10 mila euro scende fino, appunto, al record mondiale di 2140 euro. Motore di derivazione Suzuki, doppia alimentazione benzina/gpl, stereo e aria condizionata
Triplo salto mortale dei cinesi che riescono a vendere in Italia un furgoncino nuovo di zecca a 2140 euro (Iva esclusa) con doppia alimentazione e tre anni di garanzia. La pubblicità che accompagna l'operazione è tutta un programma (il claim recita testualmente "che culo") ed è stata realizzata dall'importatore italiano Martin Motors, ma il prezzo è davvero quello della pubblicità. E non si tratta, diciamo così, di un colpo di... fortuna ma della somma possibile dei 4000 euro di ecoincentivi statali, 2500 euro di rottamazione e altri 2000 euro di incentivi della regione Lombardia. E il prezzo di listino superiore ai 10 mila euro scende fino, appunto, al record mondiale di 2140 euro.
Il modello di camioncino in questione fra l'altro ha un design tutt'altro che disprezzabile (il concetto di bello qui non esiste) ed è disponibile anche in versione doppia cabina, centinato o furgonato. Il motore è un 1050 cc di derivazione Suzuki con doppia alimentazione benzina/metano in grado di emettere nel percorso misto 140 g/km di C02, mentre le dimensioni sono di tutto rilievo con una lunghezza che va da 4,4 metri in su. Ricco anche l'allestimento di serie che prevede radio e aria condizionata.
"Culo" o no, il prezzo stracciato non è piaciuto a tutti. "Il governo chiarisca - ha spiegato la senatrice Maura Leddi del Partito Democratico in una interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico - se corrisponde al vero che sono in circolazione automobili prodotte in Paesi non europei che, partendo dal prezzo iniziale di 10.200 euro, scendono a poco più di 2.000 grazie ad un complicato collage di incentivi e di contributi statali. Se è così - ha concluso Leddi - non si ha la sensazione di gettare i contributi al vento? Non sarebbe meglio, semmai, limitare il sistema di sconti alle auto costruite davvero in europea che garantiscono tutele sindacali e ambientali?".
http://www.repubblica.it/motori/attualita/2010/02/02/news/arrivano_i_cinesi_che_culo_un_camioncino_nuovo_a_2200_euro-2165683/