L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha dato l'ok all'aumento della soglia minima delle aflatossine nella frutta secca. Queste sostanze sono delle muffe che si formano nelle nocciole, pistacchi, cereali e spezie. E sono potenzialmente pericolose per l'uomo.
Nocciole, pistacchi e mandorle saranno un po' meno sicure. L'Unione Europea ha dato l'ok all'aumento della soglia minima delle aflatossine nella frutta secca. Si tratta di sostanze potenzialmente molto pericolose per l'uomo. Anche più delle sostanze cancerogene. L'asticella europea si è alzata di molto: dai 4 microgrammi per chilo in vigore fino ad oggi ai 10 microgrammi per chilo. L'Italia è l'unico paese ad aver votato contro questa misura, che è comunque stata approvata e adesso aspetta solo il via libera del Parlamento nei prossimi tre mesi.
Cosa si rischia. Le aflatossine sono delle muffe che si formano soprattutto nei climi caldi e umidi. Gli alimenti dove si sviluppano di più sono proprio la frutta secca, i cereali e le spezie. Secondo Carlo Brera, che all'Istituto Superiore di Sanità svolge il ruolo di primo ricercatore nel dipartimento sicurezza alimentare (reparto OGM micotossine), “le aflatossine non sono “semplicemente” cancerogene, ma anche genotossiche. Ciò significa che in queste sostanze è sufficiente una sola molecola per alterare la struttura del Dna e, quindi, provocare neoplasie”. In una sostanza cancerogena, invece, il rischio c'è solo a partire da una certa soglia. Oltretutto, la pericolosità delle aflatossine rimane immutata anche dopo la cottura
Una volta tanto che optiamo per la salute, gli altri ci remano contro.....
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