l'ho visto l'altra sera in televisione il protagonista è Sergio Castellito (uno degli attori italiani che preferisco!!!)
Una delegazione cinese arriva in Italia per rilevare un grande impianto da un'acciaieria in disarmo. Vincenzo Buonavolontà, manutentore specializzato nei controlli delle macchine, è convinto che l'altoforno in vendita non sia in buone condizioni e vuole ostinatamente trovare il guasto. Vincenzo scopre il difetto dell'impianto quando però i cinesi sono già ripartiti con tutto il carico per il loro Paese.Decide dunque di partire per Shanghai con la nuova centralina idraulica da sostituire. Qui, però, riceve una fredda accoglienza dalla ditta di intermediazione che si è occupata di acquistare l'altoforno per un cliente, del quale non gli viene fornito l'indirizzo.La giovane traduttrice cinese Liu Hua renderà possibile iniziare la ricerca attraverso un lungo e difficoltoso viaggio dentro la Cina.
Attraverso gli occhi del protagonista si vive lo stato d'animo che qualsiasi occidentale prova la prima volta che mette il piede fuori dall'aereo e si rende conto di essere in un paese non solo lontano da casa ,ma lontanissimo dal nostro modo di vivere. Il percorso di orientamento comincia col sentirsi disarmati nel guardarsi intorno e capire di essere soli in mezzo a tantissima gente, non solo perchè la lingua è diversa ,ma anche perchè l'approccio con le persone è diverso.
Il disgusto per le abitudini alimentari , il contrasto urbanistico tra case marcite dalla muffa e i centri commerciali ultramoderni, la vita dentro ai labirinti di enormi palazzi decadenti e l'esistenza che si concentra fin dall'infanzia dentro alle fabbriche/dormitori in cui si vive giorno per giorno come in un piccolo mondo a parte.E lo sconcerto nel rendersi conto di essere circondati da tantissime persone inesistenti cioè che non vengono registrate alla nascita per non pagare le tasse.
'...la Cina, io la credevo diversa...' è la frase del protagonista che ripetono tutti gli occidentali. Se volete vedere com'è veramente questo mondo che è Ben lontano dalle cartoline romantiche di edifici antichi in cui si pratica l'arte marziale (che spesso uno si immagina),guardatelo come se fosse un documentario.Io che ci sono stata so che le parole non sono abbastanza per descrivere la realtà, ma posso garantire che le immagini sono fedeli (tanto che in certi posti mi sembra pure di esserci stata ma non posso dirlo con sicurezza) e che nulla è stato alterato per enfatizzare la storia!