"Nell'Inghilterra di Elisabetta I (interpretata da Vanessa Redgrave e, da giovane, da Joely Richardson), il conte di Oxford (Rhys Ifans) è un poeta aristocratico che, per il rango che ricopre, non può rendere note le sue opere. Anche perchè, se lette in questa luce, esprimono una forte critica per l'intera corte inglese: una condanna severa che, seppur celata dietro metafore, il pubblico comprende bene. Per mantenere l'anonimato, quindi, il conte affida i suoi scritti a William Shakespeare, un mediocre che diventerà famoso attribuendosi quello che non avrebbe neppure immaginato..."
Non è stato esattamente come me l'aspettavo ma mi è piaciuto comunque... In pratica il film è una sorta di thriller storico in cui si tratta della teoria ( abbastanza credibile secondo me ) che vedrebbe William Shakespeare come un semplice prestanome al servizio di un nobile molto critico e quasi rivoluzionario nei confronti del potere dell'epoca. La trama risulta abbastanza intricata ed è necessario seguire tutti i passaggi con attenzione. Buono il ritmo, la fotografia, la caratterizzazione dei personaggi e la ricostruzione ambientale dell'epoca.