"Sulla strada un uomo e un bambino procedono dietro a un carrello e dentro "una notte più buia del buio e un giorno più grigio di quello passato". Una pioggia radioattiva ha spento i colori del mondo, una guerra o forse un'apocalisse nucleare ha terminato la natura e le sue creature: gli alberi cadono, gli animali sembrano estinti, il mare ha esaurito il blu, gli uomini non sognano più e si nutrono di uomini e crudeltà. Dal passato verso un futuro che non si vede si muovono un padre e un figlio, resistendo alle intemperie e agli assalti dei disperati con due colpi in canna e il fuoco dell'amore. In viaggio verso sud, il genitore racconta al bambino la sua vita a colori, piena di musica e della dolcezza bionda di sua madre, inghiottita dalla notte e dalla paura di sopravvivere. Lungo la strada il ragazzo esplorerà la propria umanità, imparando la conoscenza del bene e del male."
Raramente ho visto in un film la catastrofe cosi angosciante e ben rappresentata. Si tratta però di catastrofe non spettacolarizzata da gratacieli che cadono o da innondazioni che sommergono l'Himalaya,ma da situazioni molto realistiche in una atmosfera davvero cupa. Viggo Mortensen è bravissimo come pure il bambino.
Da vedere se vi piace il genere,ma attenzione... non è un action movie,anche se non mancano i momenti che lasciano con il fiato sospeso.
A me è piaciuto (...anche se dal finale speravo in qualcosina di più...)